8 mesi e oltre 300 repliche per confermare il successo del format di Marco Balich, affiancato da importanti collaborazioni. Da Sting per il main theme a Pierfrancesco Favino per la voce di Michelangelo
Dal suo debutto del 15 marzo scorso, lo spettacolo Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel ha raggiunto l’obiettivo prefissato: diventare uno show permanente nella capitale, allineandola alle altre iniziative presenti nelle altre capitali europee. L’Auditorium Conciliazione di Roma, che ospita lo spettacolo, vanta dunque il primato per aver introdotto il primo spettacolo stabile, arricchendo l’offerta culturale della città con un’attrazione unica nel suo genere.
L’idea e la realizzazione del format di entertainment
Protagonista di Giudizio Universale è la Cappella Sistina, simbolo e identità artistica italiana. Affiancate alle tecnologie avanzate in campo artistico, ci sono performance teatrali che hanno incuriosito il pubblico, tanto da far registrare un numero sconcertante di presenze, sia italiane che straniere. Il grande evento, ideato da Marco Balich con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani e realizzato da Artainment Worldwide Shows, è diretto agli amanti dell’arte, degli spettacoli dal vivo o ai semplici curiosi.
Indubbiamente, ad aver contribuito al successo è la presenza di importanti nomi dello spettacolo, da Pierfrancesco Favino (voce di Michelangelo) a Sting (che ha curato il tema musicale) e a tutte le iniziative che nel corso del tempo sono allo spettacolo legate. L’ultima, organizzata il 6 dicembre prossimo, la "Special night for Syria" avrà come protagonista, nel post spettacolo, l’attore e regista Sergio Castellitto impegnato nella lettura di Preghiere del Mare, opera dello scrittore afgano Khaled Hosseini.
Risonanza internazionale e "permanent show" Made in Italy
Grazie all'eco della stampa internazionale, lo spettacolo varcherà i confini nostrani. È stato richiesto all'estero da diversi Paesi e pur rimanendo stabile a Roma avrà l’opportunità di diventare anche primo permanent show Made in Italy.
Anche il giudizio del pubblico ha un peso fondamentale in questa decisione sia artistica che economica. Il gradimento degli spettatori è alto, tanto che oltre il 70% dei presenti vorrebbe vederlo una seconda volta mentre per l’80% degli spettatori lo show ha superato le aspettative. Sarà interessante vedere nel tempo, quali altri ‘attrazioni’ verranno associate a un’idea di fondo che sta per cambiare un pezzo della nostra storia.
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